Ci si domanda come un principio semplice come quello dell'argento colloidale possa agire in maniera così universale.
Prima di dedicarci al meccanismo di funzionamento, osserviamo però la dimostrazione della sua efficacia.
E' molto facile provare scientificamente l'azione antibiotica dell'argento: si metta una striscia di questo metallo in una vaschetta di vetro rotonda e la si riempia di agar nutriente che contiene germi test (batteri o spore fungine).
Dopo un certo tempo, laddove si trovano i germi, crescono enormi colonie di agenti patogeni, mentre la crescita viene rallentata solo nei punti in cui c'è l'argento, dando così origine alle cosiddette zone di inibizione. (...)
Ma perché l'argento colloidale uccide i microorganismi?
Il modo esatto in cui funziona l'argento non è ancora stato chiarito del tutto.
Oggi si parte dal presupposto che siano gli ioni argento e non gli atomi a sviluppare l'effetto germicida, dato che l'argento metallico non è molto reattivo.
Questo non è tuttavia in contraddizione con l'uso dell'argento colloidale, che oltre a particelle elementari d'argento contiene perlopiù ioni d'argento. (...)
In primo luogo gli ioni d'argento pregiudicano l'approvvigionamento energetico delle cellule batteriche e micotiche, dal momento che la loro catena respiratoria viene interrotta.
Questi germi soffocano così nel giro di qualche minuto, perdono liquido ed elettroliti, si disidratano e si atrofizzano.
Ma l'argento esercita anche la propria azione sugli acidi nucleici dei batteri, importanti componenti delle loro informazioni genetiche (RNA e DNA)
Tratto dal libro "Uso Terapeutico dell'Argento Colloidale prezioso antibiotico naturale" di Josef Pies
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